Come affermato nella pagina “IDEE PER LA CITTA’”, dovrebbe essere prioritario ridurre il numero di veicoli a motore circolanti in Città. Tale obiettivo richiede svariate linee di intervento, poche delle quali, in realtà, realizzabili a livello circoscrizionale. Una di queste linee è sicuramente identificabile come un forte incentivo alla Ciclabilità. Sul territorio della Circoscrizione 8, ci sono diverse criticità e margini di miglioramento, su cui si potrebbe cercare di intervenire. Ecco alcuni spunti perseguibili:
- Qualità dei percorsi ciclabili: La prima esigenza è che i percorsi ciclabili siano tali da permettere un transito rapido e sicuro per i velocipedi. Spesso le piste ciclabili vengono in certo modo improvvisate, disconoscendo anche lo stesso “Biciplan”. Si tracciano un paio di strisce su marciapiede e quella diventa un percorso promiscuo pedonale-ciclabile. In alcuni casi, ad esempio dove il marciapiede è poco utilizzato per il transito pedonale, può essere accettabile, ma, in generale sono delle soluzioni inefficienti, perché tendono ad annichilire il vantaggio del passaggio riservato tanto per i pedoni quanto per i ciclisti, anche in termini di sicurezza per entrambi. Una ciclopista dovrebbe avere caratteristiche ben diverse: dovrebbe sorgere sulla carreggiata, non sul marciapiede, in una sede propria e protetta. Nel territorio della Circoscrizione 8, si sono realizzate alquante di queste pseudo-piste, pur di dire che si è fatta la pista ciclabile, in genere assolutamente inadatte, come quella di via Nizza, di Corso Marconi (regolarmente occupata dalle auto in sosta), di via Giordano Bruno (dove i pali dell’illuminazione pubblica separano i due sensi di marcia, con evidente rischio per la sicurezza), ma anche quella di Corso Moncalieri non è così efficiente e sicura. Occorre, nei limiti del possibile e del buon senso, invertire questa tendenza, costruire piste sicure, in sede propria e, se possibile, adeguare quelle già realizzate.
- Nuove Ciclopiste ed Interconnessione: Ovviamente, la rete ciclabile deve essere progressivamente estesa, essendo, oggi, di gran lunga insufficiente e le nuove piste ciclabili devono essere realizzate secondo i criteri del punto precedente. Una delle priorità, in ambito di viabilità ciclabile, deve certamente essere il completamento dell’asse ciclabile lungo la sponda destra del Po, nel tratto mancante a livello del Borgo Pilonetto, dopo la zona di trasformazione del “Molino di Cavoretto”, in direzione del Fioccardo, dove sussiste una problematica di espropri. Anche in Via Nizza e Via Madama Cristina, assi viabili fondamentali di S. Salvario e non solo, si sente l’esigenza di un percorso ciclabile. Altro aspetto fondamentale, per quanto concerne la viabilità ciclabile è che i percorsi ciclabili siano interconnessi in modo razionale, l’uno con l’altro: infatti in moltissimi casi, l’aspetto più critico per l’utilizzo del velocipede come mezzo di trasporto è costituito proprio dai passaggi tra una via ed un’altra, tra una pista ed un’altra. Gli incroci sono spesso non a misura di ciclista, pericolosi per gli utenti della bicicletta ed usualmente è molto complicato passare da una pista ciclabile all’altra. Ci sono poi delle situazioni assolutamente surreali, vedasi il caso della pista ciclabile di Piazza Nizza che termina all’interno della stazione della metropolitana Marconi è non è collegata (se non in modo arzigogolato e male segnalato) con quella che arriva da Corso Marconi. È essenziale che gli incroci pericolosi per i ciclisti siano messi in sicurezza e si connettano in modo sicuro i differenti assi ciclabili.
- Rastrelliere: Le biciclette legate ai pali per la segnaletica o per l’illuminazione stradale non sono certo un bello spettacolo e rendono spesso difficoltoso il transito pedonale. È essenziale aumentare il numero di rastrelliere portabici. Occorre puntare all’obiettivo minimo di realizzarne una per ogni isolato, partendo, però, in una prima fase, dalle segnalazioni e dalle richieste dei cittadini.
- To Bike: Si tratta di un servizio molto apprezzato dai cittadini che però, al momento, è ancora incompleto nella copertura del territorio e deve essere esteso. Occorre un numero maggiore di stazioni, da realizzarsi in direzione della periferia. Fondamentale il posizionamento di una stazione in Piazza Zara, da molto tempo richiesta dai residenti del Borgo Pilonetto e nel quartiere Millefonti (la più “esterna” si trova in corrispondenza dell’ultima stazione della metropolitana, quella del Lingotto), verso Piazza Bengasi e Corso Maroncelli.
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