Eccola! La attendevate con trepidazione, vero? 😉

1) Il risultato dei partiti populisti non è né sorprendete né inedito! Per amor di patria, eviterò di parlare di ignoranza e rozzezza, mi limito ad osservare che la grande massa degli elettori italiani ha sempre votato di pancia: prima DC, poi Berlusconi, poi M5S ed infine Salvini. Un decennio di sofferenza economica e sociale, con accentramento pauroso della ricchezza ed un atteggiamento autoreferenziale, elitista e spocchioso delle classi dirigenti hanno acuito questo fenomeno, portandolo al livello attuale. Oggi vincono le proposte radicali! Prima lo capiremo e meglio sarà.

2) Cionondimeno Salvini si è dimostrato un maestro della comunicazione, riuscendo a capitalizzare questi sentimenti e soprattutto a scaricare il dissenso generato dall’essere al governo (sempre presente) tutto sull’alleato di governo. È inoltre evidente che la potenza comunicativa dei leader ha un peso fondamentale nel risultato dei partiti.

3) Anche il dato del M5S non mi sorprende, per le ragioni esposte nel punto 2, per il fatto di avere una classe dirigente meno che mediocre e per avere, pur di rimanere al potere, accettato tutti i compromessi possibili, compresi salvare parlamentari dalle procure, approvare condoni, far pubblicare i bandi TAV, ecc.

4) Il dato del PD non rappresenta certo un trionfo, ma è comunque un miglioramento del 4% rispetto al dato delle politiche di un anno fa. Questo dimostra incontrovertibilmente che la responsabilità era di Renzi e del Renzismo. Attendevo giusto di capire quali voli pindarici sarebbero stati fatti per giustificare l’accaduto ed ecco: da giorni qualcuno ripete in continuazione che il numero di voti assoluti del PD è diminuito, dimenticando che c’è un piccolo trascurabile fattore che è la diminuzione dell’affluenza. Ci dicono inoltre che dobbiamo recuperare al centro! Falso, perché nei centri storici andiamo fortissimo, mentre le periferie, dove c’è il vero disagio, votano in massa Lega.

5) Grazie infinite a +Europa e Verdi che, rifiutandosi di costituire una lista insieme al PD, hanno buttato via un 5% che avrebbe significato qualche eletto in più per i partiti progressisti e qualche eletto in meno per i sovranisti.

6) Vincere in Piemonte era praticamente impossibile, visto il dato delle Lega a livello nazionale, ma 14 punti di distacco sono veramente tanti. Onestamente, mi aspettavo qualche voto disgiunto in più a favore di Chiamparino; non essendo stato così, forse sarebbe stato più opportuno puntare maggiormente sul rinnovamento, candidando un soggetto più giovane e innovativo. Mi auguro che alle amministrative a Torino si scelga questa strada.

7) A livello europeo, tranne che in Italia, i sovranisti avanzano ma non sfondano (segno che in Europa sono un po’ più svegli di noi) e solo dove hanno un leader forte e riconoscibile. Il PSE, invece affonda, perché non è in grado di avanzare una proposta politica che risponda alla crisi sociale del nostro tempo e che sia alternativa al liberismo e al capitalismo trionfanti. Molti dei loro voti si sono trasferiti ai Verdi che hanno una proposta politica chiara e riconoscibile. Sono fortemente convinto che sia fondamentale che il PSE e i Verdi, prima di trattare con chiunque altro, cerchino un accordo fra di loro per avere una maggiore forza negoziale, nei confronti di liberaldemocratici e popolari.

8) Infine, vorrei congratularmi con i ragazzi di ALTrE PROSPETTIVE che sono stati eletti nei rispettivi consigli, in particolare Daniele Valle, Silvia Ala, Carlo Garrone, Paolo Rainato, Federico Ciaffi, il grande Brando Benifei nel Parlamento Europeo e, soprattutto, il mio amico Paolo Cugini, il miglio sindaco mai esistito, giustamente riconfermato con un grande risultato! Rinnovamento e competenza vincono!

Riccardo Tassone