Il Parco del Valentino è una risorsa straordinaria del quartiere di S. Salvario, della Circoscrizione 8 e della Città tutta. Purtroppo, ha una caratteristica negativa ed abbastanza anomala, non solo in ottica Torinese: molte sue parti sono aperte al traffico motorizzato ed al parcheggio. Il Regolamento n. 275 detta le regole per la fruizione del Parco del Valentino ed, in linea con il Piano Regolatore, classifica il Parco come “zona pedonale”, consentendo l’accesso ai veicoli unicamente per l’ingresso al V Padiglione ed agli operatori delle attività e dei servizi, ai mezzi dei disabili, dei fornitori, di pubblico servizio, nonché ai veicoli di soccorso, attraverso Viale Virgilio. Pertanto, l’accesso veicolare generale al Parco del Valentino avviene in condizione di perpetua DEROGA: il settore “Viabilità e Parcheggi” lo classifica come “Zona a Traffico Limitato” ed al suo interno, porzioni cospicue sono dedicate alle “strisce blu”, ivi compreso il Viale Turr. La circolazione e la sosta dei veicoli rappresenta un concreto rischio per l’incolumità di quanti vivono il Parco come luogo per la pratica sportiva o, in ogni caso, come spazio ricreativo ed il Viale Turr è situato in una zona di pertinenza fluviale e, come tale, inidoneo ad essere utilizzato come parcheggio. Ciò è in parte legato al fatto che, al suo interno, sorgono diversi locali di intrattenimento che, evidentemente, devono poter essere raggiunti dai potenziali clienti. In questo senso, ricollegandomi al punto precedente, credo sia opportuno chiedersi quale vocazione vogliamo immaginare per i nostri parchi in generale ed il Valentino in particolare: quella di luoghi dove passeggiare, rilassarsi, giocare (se più ragazzi corressero dietro ad un pallone nei parchi, piuttosto che passare le serate nei locali a consumare alcol, credo che sarebbe meglio per tutti), respirare e stare a contatto col verde, oppure quella di “parchi dei divertimenti”? Io propendo per la prima ipotesi e credo che sia una priorità assoluta dare piena e concreta attuazione al Regolamento del Parco del Valentino ed al PRG, VIETANDO la sosta dei veicoli a motore sull’intera superficie del Parco ed inibendo totalmente l’ingresso delle automobili all’interno del Parco stesso. Questa non è solo un idea mia, ma è una battaglia storica della Circoscrizione (portata avanti anche mediante diversi documenti consiliari). Ora sussiste una grande occasione: nei prossimi anni, il complesso di Torino Esposizioni sarà interessato da un’importantissima opera di restauro e riqualificazione per diventare sede della nuova Biblioteca Civica. Può essere il momento giusto per ripensare tutto il parco, anche per evitare di realizzare la proverbiale “Cattedrale nel Deserto”, come ho fatto presente al sindaco in diverse occasioni. È un obiettivo ambizioso e molto arduo, ma io non mi fermerò finchè il PARCO DEL VALENTINO NON SARA’ COMPLETAMENTE PEDONALE!
Riccardo Tassone